Interview. Pierluigi Deliperi

Artista italiano di tatuaggi Pierluigi Deliperi, uno dei moderni artisti che segue il proprio percorso nel tatuaggio, crea una trasformazione unica e di grande scala del corpo umano. Nel suo lavoro mescola l'arte orientale e ornamentalistica. Oggi cercheremo di conoscere di più su di lui, il suo artigianato e i suoi progetti per il futuro. Godetevi!

- Ciao, Pierluigi. È un piacere fare questa intervista. Innanzitutto, per favore, raccontami come è iniziato tutto per te? Come e quando sei entrato nel mondo del tatuaggio? Cosa facevi prima?

- Ciao, Alexander! Tutto è iniziato quando avevo 20 anni, nel 2001... All'epoca non avevo un lavoro e sinceramente non volevo averne uno... Il mondo del tatuaggio mi affascinava e all'epoca era un movimento underground. All'inizio, per me non era un lavoro serio, ma comunque mi dava la possibilità di guadagnare un po' di denaro e di essere libero allo stesso tempo...

- Quindi, quale carriera hai abbandonato per diventare tatuatore?

- Certamente una carriera da attore pornografico... un altro mondo affascinante per me :)

- Hai ricevuto alcun tipo di formazione specifica? Intendo l'arte e il tatuaggio, naturalmente :)

- Sì, la mia formazione specifica è stata quella di tatuare 7/7, ogni tipo di tatuaggio che si presentava nel negozio. Quando non tatuavo, mi occupavo di saldare i puntoni o di pulire i puntoni... Questo è il migliore tipo di formazione per un apprendista tatuatore.

- Ricordi il tuo primo cliente e i tuoi sentimenti quando hai eseguito il primo tatuaggio come maestro?

- All'inizio tatuavo tutti i miei amici (tanti tatuaggi scemi)... ovviamente all'inizio non ero sicuro e non sapevo cosa stavo facendo, ma sapevo che era ciò che volevo fare in futuro.

- Qual è l'aspetto più affascinante del tatuaggio per te?

- Il controllo del dolore.

- E che cosa o chi è la tua fonte di ispirazione?

- L'arte e l'iconografia orientali sono sempre state una grande fonte di ispirazione per me...

- Ok, raccontaci del tuo stile di lavoro.

- Mi piace il tatuaggio con un forte impatto, il blackwork, linee solide, geometrie sacre mescolate ai motivi orientali... Preferisco lavorare su grandi opere e seguire il flusso dell'ink sul corpo.

- Quali sono le caratteristiche che rendono i tuoi tatuaggi veramente tuoi e unici?

- Una volta che internet era solo un'utopia, i tatuaggi erano unici e era difficile vedere stili simili... Ogni persona sviluppava il proprio stile... Oggi, con l'avvento dei follower, il tatuaggio è diventato una copia della copia della copia... Tuttavia, cerco sempre di differenziare i miei lavori in base al corpo del cliente e alle loro richieste... E soprattutto di seguire i miei principi senza copiare nessuno degli artisti che mi hanno ispirato.

- E cosa significa per te la parola «tatuaggio»?

- Per me il «tatuaggio» è l'opportunità di viaggiare e di essere liberi.

- Sul tuo Instagram hai scritto «nessun sponsor», perché?

- Ho scritto «nessun sponsor» perché non sono interessato a promuovere marchi che non si preoccupano veramente dei tatuaggi, ma che si limitano a guadagnare denaro da essi.

- Fai fantastici tatuaggi grandi, quindi, come puoi descrivere il tuo cliente tipico? Chi sono? Cosa fanno nella vita quotidiana?

- I miei clienti sono persone normali... qualcuno lavora, qualcuno no... ma tutti hanno la stessa idea comune: modificare il proprio corpo. Fortunatamente, grazie al mio stile, già esiste una «selezione naturale» dei miei clienti. Vengono da me con idee chiare e consapevolezza che dovranno fare più sessioni e, naturalmente, che dovranno soffrire.

- Partecipi a convention? Dove potremo vederti in futuro prossimo?

- Sì, ho partecipato a convention in tutto il mondo negli ultimi 15 anni... Asia, Stati Uniti, Europa... Ma di recente mi sono stanco di queste cose... direi che mi annoiano. Ho quindi deciso di prendere una pausa che ha durato 3 anni. In prossimo futuro potrete trovarmi sempre a Berlino, Milano e Sardegna. Parteciperò anche alla convention di Firenze in Italia, alla convention di Taiwan nel novembre e alla convention di Nepal in aprile.

- Grazie mille, Pierluigi, per questa interessante conversazione!

- Grazie anche a te.